L’espressione “Pax Romana”, o meglio ancora “Pax Augusta”, è la denominazione che solitamente viene data al regno di Augusto, dal 31 a.C. al 12 d.C. L’opera, lo si comprende dal titolo, vuole sfatare tale mito, alimentato ai tempi dallo stesso imperatore, evidenziando come nel quarantennio in questione si assistette a una serie ininterrotta di conflitti armati, sia ai confini sia per “pacificare” popolazioni teoricamente facenti parte dell’Impero romano.
Fu sempre Ottaviano Augusto ad attuare una profonda riforma delle istituzioni militari romane, a condurre personalmente, o tramite suoi fidati e accuratamente selezionati delegati, campagne militari, a usare in modo “strategico” la potenza militare romana come strumento di pressione diplomatica.
Il testo delinea la strategia imperiale di Ottaviano, dispiegatasi in quaranta anni di regno e volta a un solo obiettivo, utilizzando le parole stesse dell’imperatore: “sottomettere il mondo intero al potere del popolo romano” (Res Gestae Divi Augusti).
Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.