Ed. Luglio 2020
Questo numero di Limes è incentrato sulla strategia imperiale della Turchia e sul suo impatto sugli interessi nazionali dell’Italia.
Infatti, oggi la Turchia sta provando a recuperare una dimensione persa con la fine dell’Impero ottomano a seguito della Prima guerra mondiale.
Questo “ritorno di potenza” passa innanzitutto attraverso la proiezione marittima nel Mediterraneo orientale e nel Levante.
Dietro al disegno strategico perseguito attualmente da Ankara c’è la teoria della “Mavi Vatan”, la “Patria Blu”, concepita dall’ammiraglio Cem Gürdeniz (intervistato in questo numero) e fondata sulla riconquista del mare.
Una “riconquista” che ha avuto un’accelerazione in questi mesi, grazie all’accordo sulla delimitazione della ZEE marittima tra Turchia e governo libico, accordo che è uno dei “ritorni” avuti da Ankara per il suo appoggio militare al governo di Tripoli.
Le conseguenze di questo atteggiamento neo-ottomano da parte della Turchia si sono viste in questi mesi: dal confronto “hard” con le marine militari francese e greca, all’ipotesi sempre più concreta di una base militare navale turca in territorio libico.
Dimensione che trova lungo tutto il periplo mediterraneo-levantino più nemici che alleati.
All’Italia il compito di capire il modo di pensare e fare i conti con il modo di agire turco.
Dai Balcani al Nord Africa, il nostro paese negli ultimi decenni ha perso il proprio estero vicino e ha oggi una proiezione di potenza pressoché nulla. Nel numero si ripercorrono le tappe di questa disfatta e si riflette sulla forma che prenderebbe un eventuale compromesso con Ankara, soprattutto in Libia.
Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.