Questo è un saggio, o meglio un romanzo, quasi un giallo, sulla fiducia tra le persone.
Scritto dall’autrice di Nomadland e dal vincitore del Premio Pulitzer per la saggistica del 1990, racconta come alcune normalissime persone, accomunate dalla ricerca della verità e dalla fede nella libertà di informazione, riuscirono a rendere pubblici i documenti relativi alla più grande fuga di notizie sulla sicurezza statunitense nell’era digitale.
Tutto ciò fu possibile grazie al servizio postale degli Stati Uniti (sic!) e ad alcune persone, contattate da Edward Snowden, che beffarono l’apparato di sorveglianza statunitense grazie all’amicizia e alla fiducia che li legava.
Un testo che si legge tutto d’un fiato, avvincente… e con un’appendice utilissima che spiega come tutelare la propria privacy ai tempi dei social network e della posta elettronica.
Disponibile presso la biblioteca Eirene.