RECENSIONE: Le tre rivoluzioni di Carlo Cipolla

Basterebbe il nome e il cognome dell’autore, Carlo Cipolla, per dire al lettore che questa raccolta di saggi vale la pena di essere letta.

Si tratta di una trentina di “piccoli studi”, talvolta non più di una decina di pagine, scritti da questo grande studioso di storia economica e sociale in quasi quaranta anni. Saggi che trattano gli argomenti più disparati: dalla svalutazione delle monete medievali al rapporto tra le figure di Maometto e Carlo Magno.

Carlo Cipolla non è solo un grande storico ma anche, e soprattutto, un grande divulgatore e un ottimo scrittore, dotato di un’ironia non facile a trovarsi…. un  testo godibile e piacevole, che non vi annoierà.

Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.

RECENSIONE: La notte di Israele (LIMES)

Ed. settembre 2024

Un viaggio all’interno alle contraddizioni di Israele, in qualche modo smussate e al contempo potenziate alla guerra in corso.

Un testo che ci serve a comprendere come l’area del grigio, tra bianco e nero, prevalga in quello che è lo scacchiere medio orientale e nel mondo arabo, con sfaccettature e contraddizioni che per noi europei non è così semplice conoscere e, soprattutto, comprendere.

Se vi è un dato certo è che la “diplomazia della violenza” impera sovrana in quelle zone del pianeta, ancora di più dopo il 7 ottobre 2023.

Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.

RECENSIONE: La rivolta araba di T. E. Lawrence

È da questo centinaio di pagine che “nacque” il capolavoro di Lawrence D’Arabia, ovvero I sette pilastri della saggezza.

Un poco diario, un poco relazione di un ufficiale ai suoi superiori, soprattutto una dichiarazione d’amore per il deserto e i suoi abitanti, umani e non.

Al di là del valore letterario dell’opera, uno dei pochi testi in cui un occidentale cerca di comprendere, ma soprattutto di condividere, la visione della realtà delle popolazioni nomadi beduine e dei loro leader.

Insomma, un’opera da apprezzare e gustare, anche per avere quel qualcosa in più per ragionare su quanto è accaduto e sta accadendo in Medio Oriente.

Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.

Tre recensioni in una: menzogna, politica, informazione e spie

Tre opere da leggere insieme, una di fila all’altra.

Iniziamo da un classico La menzogna in politica di Hannah Arendt.

Un testo conciso, scritto nel 1972 a commento della pubblicazione dei Pentagon Papers, ai tempi della guerra in Vietnam.

Mutatis mutandis, un’analisi delle ragioni dell’uso della menzogna nei processi decisionali che può ben essere applicata alla realtà contemporanea e quotidiana.

Poi andiamo sul “difficile” con il saggio di Caligiuri e Pagani dal titolo Disinformare: ecco l’arma.

Arendt è complessa ma godibile, mentre in questo caso si tratta di una “doppia intervista” di due esperti che vanno non solo “meditati”, ma anche digeriti. Un approfondimento su disinformazione e social network. Non per fare spoiler ma, come evidenzia il titolo, è soprattutto una emergenza educativa e di capacità di lettura critica della realtà.

 

Con Domenico Vecchiarino e il suo La guerra fredda non è mai finita siamo alla terza puntata del nostro giro in giro librario su intelligence, menzogna, ragion di Stato nella “politica”. Un testo decisamente meno complesso dei precedenti, i cui concisi capitoli raccontano storie di spie e di segreti… anche molto vicini ai giorni nostri, come il racconto degli aiuti russi all’Italia del COVID… dalla Russia con amore.

 

Disponibili presso la biblioteca del Centro Eirene.