RECENSIONE: La Russia cambia il mondo (LIMES)

Ed. Febbraio 2022

La Russia cambia il mondo è il titolo del numero che Limes, a tempi di record, dedica alla guerra in Ucraina.

Una guerra che, specie se protratta, è destinata a modificare profondamente gli equilibri internazionali in modi ancora in gran parte imprevedibili, ma certamente duraturi.

L’invasione russa chiude un trentennio di “unipolarità” statunitense, apertosi nel 1991 con il crollo dell’Urss e già vistosamente eroso dall’ascesa cinese, dai contraccolpi economico-politico-sociali sugli Stati Uniti e dalla sovraesposizione americana in Medio Oriente dopo l’11 settembre 2001.

L’intento di questa monografia è quello di compiere una ricognizione storica di come e perché si è giunti a questa guerra. Si ripercorrono i rapporti tra Occidente e Russia post-sovietica e si traccia un primo bilancio dell’impatto strategico, economico e di sicurezza del conflitto sull’Europa e sugli equilibri interni, con particolare attenzione all’Italia, ma anche su attori a noi prossimi, come la Turchia, nonché ovviamente sulla Cina.

Infine, una sezione è dedicata ai riverberi sul teatro centroasiatico, zona d’interesse sia per Mosca che per Pechino.

Quando ci si avvicina a questo volume occorre tenere presente “cosa è” Limes: un luogo di scambio di idee, analisi e opinioni, dove, in nome del confronto e dell’approccio dialettico, trovano spazio modi di intendere la realtà che possono essere molto diversi.

Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.

RECENSIONE: Coloni. Gli uomini e le donne che stanno cambiando Israele e cambieranno il Medio Oriente, di Pietro Frenquellucci

Il conflitto israelo-palestinese visto in un’ottica nuova e originale, dando voce ai “Coloni” che vengono considerati uno dei principali ostacoli alla pace tra israeliani e palestinesi.

Nel corso di tre lunghi soggiorni in Israele, Frenquellucci, che segue e studia da oltre quarant’anni i problemi mediorientali, ha raccolto testimonianze, riflessioni e altro materiale originale e inedito, incontrando direttamente i “Coloni” che vivono nei territori occupati della Cisgiordania. Dalle montagne che circondano Nablus, alle colline a sud di Gerusalemme, Coloni è un viaggio nel cuore di una delle realtà più controverse, forse la più controversa, e dibattute del Medio Oriente. L’obiettivo del lavoro è quello di far conoscere come vivono e cosa pensano, quali sono le ragioni che spingono uomini, donne, giovani e meno giovani, intere famiglie a trasferirsi negli insediamenti costruiti nei territori conquistati da Israele con la guerra dei sei giorni del 1967 e che vengono chiamati ancora con i nomi biblici di Giudea e Samaria.

L’autore affronta il tema senza filtri e intermediazioni, con un linguaggio al tempo stesso ricco di suggestioni e riferimenti, ma chiaro e accessibile. Nel libro, i “Coloni” parlano liberamente anche dei rapporti con i palestinesi, della situazione politica attuale, delle prospettive della pace e dell’eventualità della nascita di uno Stato palestinese indipendente.

A raccontare le loro storie, i pensieri, le convinzioni e le motivazioni delle loro scelte sono i leader attuali e i padri fondatori dei movimenti dei “Coloni”. oltre a imprenditori, intellettuali, uomini e donne che vivono negli insediamenti costruiti nei territori occupati.
Dalle loro parole emerge un complesso di convinzioni che parte dal rapporto storico con la terra di Israele, così come definita nella Bibbia, prosegue con il legame millenario con la religione dei padri, si consolida con il prezzo in termini di vite e di sangue pagato oggi da chi vive negli insediamenti ebraici in Cisgiordania.

Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.