RECENSIONE: L’Italia al fronte del caos (LIMES)

Ed. Febbraio 2021

Non ne siamo ancora consapevoli, ma da qualche tempo confiniamo con “Caoslandia”, dall’altra parte della nostra frontiera marittima meridionale.

Questo numero di Limes è dedicato a tale frontiera del nostro paese, dopo che anche lo Stretto di Sicilia è scivolato fra le aree critiche del Mar Mediterraneo. In questo spazio di competizione geopolitica, decisivo per la nostra sicurezza e il nostro benessere, il principale cambiamento dell’ultimo anno è l’insediamento di grandi potenze sulla “quarta sponda” libica: Russia in Cirenaica e Turchia in Tripolitania.

Mosca e Ankara hanno profittato della crisi degli Stati Uniti e del loro relativo disinteresse verso il fu Mare Nostrum per guadagnare postazioni e influenza, sbarcando in Nord Africa con l’intento di restarvi.

L’Italia torna a confinare con i “cattivi”, ma non ne pare essere consapevole, continuando a cullarsi nell’illusione di essere in qualche modo garantita, se non protetta, dagli Stati Uniti.

Uno scenario che comporta delle minacce, ma anche delle opportunità, sempre che si abbia l’intelligenza e la preveggenza di vegliare sul confine con Caoslandia, garantendoci non solo delle responsabilità ma soprattutto un ruolo potenziale nell’area.

Tenendo presente che nella Costituzione italiana si afferma di ripudiare la guerra, ma che i competitori esteri non sono affatto vincolati al rispetto della nostra carta.

Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.

RECENSIONE: Missione fallita. La sconfitta dell’Occidente in Afghanistan di Gastone Breccia

La rovina non sta nell’errore che commetti, ma con la scusa con cui cerchi di nasconderlo.

E’ questo aforisma che riassume l’opera di Gastone Breccia dedicata all’intervento militare, prima USA, poi NATO, poi ONU, in Afghanistan, la terra che è stata la “tomba degli imperi” da Alessandro Magno in poi.

Una disamina precisa, lucida e senza sconti alla caterva di errori strategici, politici e poi militari, commessi dall’occidente all’indomani dell’11 settembre.

Errori commessi dai governi e dalle opinioni pubbliche occidentali, alla ricerca dell’unicorno della “guerra senza perdite”, e pagata con il sangue e la sofferenza dei civili afghani, dei militari delle truppe e milizie “locali e spendibili”, oltre che di non pochi militari occidentali.

Non aspettatevi un’opera scritta da un “pacifista”… Gastone Breccia non lo è, bensì appartiene a una categoria di analisti e giornalisti rari: quelli dotati di capacità di fare inchiesta e, soprattutto, di onestà intellettuale.

Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.