Ed. Febbraio 2021
Non ne siamo ancora consapevoli, ma da qualche tempo confiniamo con “Caoslandia”, dall’altra parte della nostra frontiera marittima meridionale.
Questo numero di Limes è dedicato a tale frontiera del nostro paese, dopo che anche lo Stretto di Sicilia è scivolato fra le aree critiche del Mar Mediterraneo. In questo spazio di competizione geopolitica, decisivo per la nostra sicurezza e il nostro benessere, il principale cambiamento dell’ultimo anno è l’insediamento di grandi potenze sulla “quarta sponda” libica: Russia in Cirenaica e Turchia in Tripolitania.
Mosca e Ankara hanno profittato della crisi degli Stati Uniti e del loro relativo disinteresse verso il fu Mare Nostrum per guadagnare postazioni e influenza, sbarcando in Nord Africa con l’intento di restarvi.
L’Italia torna a confinare con i “cattivi”, ma non ne pare essere consapevole, continuando a cullarsi nell’illusione di essere in qualche modo garantita, se non protetta, dagli Stati Uniti.
Uno scenario che comporta delle minacce, ma anche delle opportunità, sempre che si abbia l’intelligenza e la preveggenza di vegliare sul confine con Caoslandia, garantendoci non solo delle responsabilità ma soprattutto un ruolo potenziale nell’area.
Tenendo presente che nella Costituzione italiana si afferma di ripudiare la guerra, ma che i competitori esteri non sono affatto vincolati al rispetto della nostra carta.
Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.