Progetto di formazione alla trasformazione dei conflitti

Questa proposta nasce come evoluzione di un percorso formativo biennale sulla mediazione nei conflitti, promosso e sostenuto dal Centro studi per la pace EIRENE.

L’idea nasce dalla convinzione dell’importanza di non concentrarsi esclusivamente su interventi di mediazione individuali, ma anche su interventi di sensibilizzazione e promozione territoriale. L’obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo di una cultura del conflitto come componente imprescindibile dalla nostra quotidianità.

Questo progetto si rivolge ai bambini di 1ª, 2ª e 3ª elementare e ai loro educatori. La scelta di questo target nasce dalla consapevolezza che anche bambini così piccoli si trovano quotidianamente all’interno di micro-conflitti. I bambini grazie ad una maggiore flessibilità possono apprendere e sviluppare competenze nella gestione delle emozioni e nella trasformazione dei conflitti con maggiore apertura e facilità rispetto agli adulti.

Il particolare contesto territoriale della provincia di Bergamo poi ci ha indotto a dare rilievo all’ambito interculturale nella strutturazione degli interventi.

In considerazione della fascia di età a cui la proposta si rivolge (6–9 anni), si è data preferenza all’utilizzo di una metodologia ludica, attiva e laboratoriale, allo scopo di avvicinare i bambini alla realtà dei conflitti e della gestione delle relazioni, attraverso il gioco e la sperimentazione personale. A questo scopo i Centri ricreativi estivi possono essere i contesti più adatti ad accogliere questa proposta formativa.

Proposta

La seguente proposta prevede un percorso formativo di 8 ore complessive così distribuite:

1 incontro di 2 ore rivolto agli educatori:

  • “Un viaggio alla scoperta di sé e dell’altro: superare i pregiudizi e gestire i conflitti”

3 incontri di 2 ore rivolti a gruppi di 15–20 bambini delle classi 1ª, 2ª e 3ª elementare:

  • Tra identità e diversità: un viaggio alla scoperta di sé e dell’altro
  • La diversità e i conflitti
  • Gestione dei conflitti: metodi e strumenti per la gestione nonviolenta dei conflitti

Finalità

L’obiettivo generale di quest’intervento è quello di promuovere nei bambini lo sviluppo di nuove capacità relazionali che permettano loro di riconoscere e affrontare i conflitti sfruttando creativamente le proprie risorse personali.

Il percorso vuole offrire ai bambini l’occasione di riflettere su questo tema in un contesto di relazione e di gruppo. Attraverso la partecipazione ad attività di gruppo i bambini saranno chiamati a vivere direttamente e quindi a riflettere sulle dinamiche relazionali e sulle emozioni da esse provocate, sia in situazioni di collaborazione e cooperazione, sia in situazioni di confronto/scontro e di litigiosità con i coetanei.

L’opportunità di ritagliare degli spazi di gioco educativo sulle interazioni personali rappresenta una risorsa preziosissima per acquisire capacità relazionali e per costruire nuove conoscenze.

Il percorso formativo vuole fare emergere la dialettica fra il conflitto e la cooperazione, entrambi momenti indispensabili – nessuno dei due elimina l’altro – che accrescono il bagaglio emotivo e cognitivo dei bambini, consentendo loro di mettersi alla prova, di ascoltare se stessi e gli altri, di imparare a stare insieme.

L’accento verrà quindi posto sulle relazioni e sul loro valore formativo, e sul gruppo, sulla sua capacità di aiutare il singolo a vivere esperienze nuove, a mettersi alla prova, a cogliere e stabilire limiti e possibilità.

Metodologie

La modalità di lavoro sarà attiva e alternerà l’uso di giochi, tecniche animative, esercizi individuali e di gruppo a momenti di racconto, confronto e discussione.

La metodologia d’intervento si avvale di un insieme di tecniche attive che vanno dall’utilizzo di giochi psicopedagogici ad attività di espressione creativa, simulazioni, brainstorming, tecniche teatrali che richiedono il coinvolgimento diretto dei partecipanti.

Lo specifico formativo dei giochi psicopedagogici e di simulazione risiede essenzialmente nel fatto che essi consentono di sperimentare, in via metaforica, situazioni anche molto complesse. Questa modalità coinvolge non solo gli aspetti cognitivi e logici, ma anche il piano emotivo, affettivo e relazionale, nonché il corpo come strumento di conoscenza e comunicazione con l’ambiente esterno diventando quindi una via di apprendimento a tutto tondo.

Risorse

Ad ogni incontro saranno presenti 2 formatori del Centro Eirene e gli Educatori del C.R.E.

Vuoi saperne di più su questa iniziativa? Contattaci scrivendo a info@centrostudieirene.it.