RECENSIONE: Manuale di studi strategici. Da Sun Tzu alle “guerre ibride” di Giampiero Giacomello e Gianmarco Badialetti

ll volume è la nuova edizione aggiornata del Manuale di studi strategici pubblicato da Vitae Pensiero nel 2010 e più volte ristampato negli anni successivi. Che cos’è la strategia? Come si è sviluppato il pensiero strategico nella storia? Esistono alcuni principi immutabili della guerra? Che cosa sono le “nuove guerre”, i “conflitti asimmetrici” e le “guerre ibride”? E gli “studi strategici”? Domande come queste hanno attirato l’attenzione di molti brillanti studiosi.

Il volume è un buono strumento per il “neofita” o il curioso, che grazie a esso può iniziare a conoscere autori e studiosi , da Tucidide a Sun Tzu, da Machiavelli a Clausewitz, per arrivare ai contemporanei Liddell Hart, Kissinger, Luttwak e molti altri.

Ne risulta un agevole manuale – aggiornato con riflessioni sui più recenti sviluppi strategici in questa sua nuova edizione – rivolto nello specifico agli studenti di scienze politiche, relazioni internazionali, cooperazione e sviluppo e peace studies, ma che, più in generale, si dimostra utile a tutti coloro che sono interessati a capire i rapporti tra politica e logica di guerra, nella convinzione che in democrazia diventa fondamentale conoscere questi temi per poterne discutere apertamente.

Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.

RECENSIONE: L’arte della guerra nel mondo contemporaneo di Rupert Smith

“La guerra non esiste più”: con queste parole Rupert Smith non intende dire che nel mondo non si combatte più, bensì che la guerra come l’avevamo conosciuta fino a pochi decenni fa – la “guerra industriale” dove il trinomio stato-esercito-popolo dedicava tutte le sue energie per imporre la propria volontà all’avversario di turno – è stata sostituita da quella che egli chiama “guerra fra la gente”. Il campo di battaglia è oggi costituito dalle strade, dalle case e, soprattutto, dalla popolazione civile, come è avvenuto in Cecenia e Jugoslavia, in Medio Oriente e nel Ruanda.

Ostaggi da sfruttare, scudi umani da utilizzare senza scrupoli, bersagli da colpire, i civili sono obiettivi da conquistare.

Rupert Smith, giustamente, scrive di un nuovo “paradigma” bellico che ha minato la possibilità di uso efficace della forza da parte degli Stati.

Il saggio è interessante non solo per il percorso storico che l’autore propone a sostegno della sua tesi, ma anche e soprattutto perché è confermato dall’esperienza “sul campo” fatta da Rupert Smith durante una delle guerre della ex-Jugoslavia, e precisamente quella della Bosnia Erzegovina (ricordate l’assedio di Sarajevo da parte dei serbo-bosniaci?): una “guerra tra la gente” in cui l’autore ha ricoperto lo scomodo ruolo di comandante delle forze ONU in Bosnia, gestendo in prima persona il più contemporaneo modo di condurre un conflitto armato.

Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.

RECENSIONE: La dottrina Gerasimov e la filosofia della guerra non convenzionale nella strategia russa contemporanea di Nicola Cristadoro

Carri armati che avanzano nella steppa, sottomarini irti di missili nucleari… Sono queste le immagini che vengono alla mente quanto si parla di forze armate russe.

La realtà è ben diversa: Gerasimov, capo di Stato maggiore della Difesa russo, ha espresso una serie di idee e postulato una serie di argomenti relativi alle modalità della guerra moderna, che assurgono a guida della strategia militare all’epoca di Putin. Il testo si pone come un’analisi del pensiero di Gerasimov, teorico di una rilettura della tradizionale maskirovka in una prospettiva che tiene conto delle peculiarità della guerra non convenzionale, con tutti i suoi aspetti legati al dominio delle informazioni, all’uso spregiudicato della tecnologia, all’inganno e all’impiego massiccio di forze paramilitari e reparti speciali.

Le forze armate russe hanno letteralmente attuato quanto teorizzato da Gerasimov nel Donbass, in Crimea e, in forma diversa, anche in Siria. Hanno, in pratica, applicato la nuova dottrina in base agli ordini ricevuti, realizzando il “pensiero” del loro comandante supremo, nel quadro di una strategia di più largo respiro adottata dal presidente Putin.

Un testo fondamentale per comprendere pensiero strategico e militare di uno dei maggiori attori internazionali.

Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.