RECENSIONE: Medio Oriente dentro la guerra, di Benny Morris

Il 1948 fu un anno traumatico per il Medio Oriente e il mondo arabo, che subirono la nascita di una entità per loro estranea: lo Stato di Israele.

Gli Stati arabi, dopo aver subito non solo una sconfitta militare, ma anche il fenomeno socio-economico delle centinaia di migliaia di profughi palestinesi, rifiutarono da subito di tramutare l’armistizio in pace. Al contrario, iniziarono a parlare di “seconda ripresa”, ovvero di un nuovo conflitto che avrebbe cacciato la popolazione ebraica che si riversava in Israele da ogni angolo del pianeta.

Il saggio analizza lo sviluppo delle relazioni e, soprattutto, dei contrasti tra Israele e gli Stati arabi negli anni cruciali, che vanno dal 1949 al 1956, soffermandosi in particolare sulle infiltrazioni arabe nel territorio israeliano e sulle conseguenti rappresaglie. Le incursioni di profughi e di commando palestinesi, insieme agli attacchi transfrontalieri di forze irregolari, furono gli elementi principali del fenomeno che caratterizzò questo periodo e, inoltre, furono utilizzati come giustificazione dalle forze armate israeliane per rappresaglie, spesso feroci. Ampliato sulla base di nuovo materiale (inclusi documenti desecretati delle IDF, le Forze di Difesa Israeliane), il volume offre importanti contributi alla comprensione dell’attuale situazione in Medio Oriente, con uno sguardo rivolto alle prospettive di una pace duratura in quei territori.

Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.

RECENSIONE: Venezia contro Napoleone. Morte di una repubblica, di Federico Moro

Può uno Stato suicidarsi? Quanto è accaduto alla Serenissima durante la prima campagna napoleonica in Italia ci dice che sì, è possibile.

È possibile se la classe dirigente di uno Stato decide di ignorare il fatto che la geopolitica non è uno strano gioco di società, bensì lo strumento necessario per analizzare i fatti e per compiere scelte consapevoli, partendo dalla realtà geografica e storica.

Infatti, esistono delle costanti di lungo periodo indispensabili da conoscere per poter agire. Delle costanti ignorate consapevolmente dallo Stato veneziano del 1797, che permise di essere considerato campo di battaglia tra francesi e austriaci, uno strano concetto di “neutralità”,

L’illusione di non schierarsi per non essere coinvolti, di non difendere i propri interessi fondamentali,  portò alla inevitabile conclusione di divenire merce di scambio tra i belligeranti.

Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.