Se vi aspettate che questo testo sia una rilettura storico militare del De Bello Gallico, ebbene cercate un altro libro da leggere e da consultare.
Oggetto dell’opera è dimostrare che Cesare si sia conquistato la sua fama militare non solo con la spada impugnata in otto anni di feroci combattimenti, in quello che attualmente è il territorio di Francia e Benelux, ma anche con la penna.
Con un’accurata analisi in primo luogo filologica e stilistica, supportata da considerazioni storiche, militari e politiche, l’autore vuole dimostrare che con il De Bello Gallico ci troviamo di fronte a una messinscena letteraria, in cui Cesare celebra se stesso come comandante di successo, aspetto fondamentale per raggiungere i suoi obiettivi politici in quel di Roma… ma questa è un’altra storia e un altro “De Bello”…
Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.