RECENSIONE: La Guerra Grande (LIMES)

Ed. Luglio 2022

Il conflitto scatenato dalla Federazione Russa in Ucraina, come un movimento tellurico, influenza tutto il pianeta, in primo luogo la faglia del Pacifico, con epicentro Taiwan.

La forte instabilità lungo la cortina d’acciaio, che in Europa orientale divide la sfera d’influenza americana da quella russa, e le parallele turbolenze tra Washington e Pechino nell’Indo-Pacifico aumentano le probabilità di un confronto diretto tra potenze nucleari e loro alleanze.

La condizione in corso è definibile come “Guerra Grande”. Il termine “guerra” si riferisce non solo alle battaglie sul campo dell’Ucraina, ma alle varie dimensioni di competizione (incluse quelle economica e cibernetica) tra le prime tre potenze al mondo, in cui la separazione tra tecnologie civili e militari è ormai scomparsa.

Il termine “grande” ha valore triplice. La guerra in Ucraina coinvolge direttamente l’Europa, teatro storico dei primi due conflitti mondiali. Inoltre, l’eco di questo conflitto si ripercuote sul resto del pianeta attraverso carestie e crisi energetiche. Infine, l’invasione dell’Ucraina decisa da Vladimir Putin ha aggravato pesantemente le tensioni tra Washington, Pechino e Mosca e accresciuto nell’Indo-Pacifico la convinzione secondo cui nel medio periodo la Repubblica Popolare potrebbe tentare l’attacco a Taiwan.

L’Ucraina è un paese belligerante nella guerra scatenata dall’invasione russa. Ma è anche, soprattutto, tragico campo di battaglia di un conflitto che ha i suoi maggiori attori in altre potenze rispetto allo Stato ucraino. La Russia, certo. Ma sempre più l’America, per tramite della Nato. Con la Cina in posizione di vigile, schierata e non passiva osservazione.

Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.

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