È una raccolta di interventi, per l’esattezza otto, davanti ai pubblici più disparati: generali, studenti, accademici, semplici cittadini.
Il relatore è Robert Oppenheimer, uno dei “padri” delle bombe atomiche che annichilirono Hiroshima e Nagasaki.
Non aspettatevi otto lunghi concioni contro la follia della guerra nucleare, Oppenheimer non è così banale: è perfettamente consapevole dell’enorme cambiamento, generato dalle sue scoperte, nei rapporti tra esseri umani (e la guerra è un rapporto tra umani).
Ciò detto, cerca delle risposte per governare questa incredibile nuova situazione, il tutto con alcuni fermi punti di riferimento: la libertà dell’uomo, il suo diritto alla ricerca della felicità, il dovere di preservare il miglior strumento imperfetto a nostra disposizione per governare, ossia la democrazia.
Una ricerca di risposte continua e razionale, perché, per citare lo stesso Oppenheimer, “l’unica maniera per evitare l’errore è scoprirlo e l’unica maniera per scoprirlo è essere liberi d’indagare”.
Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.