Siamo alla terza puntata del racconto di Antonio Scurati su uno dei maggiori protagonisti della storia del XX secolo: il fascismo italiano.
L’autore ha l’estro e l’abilità di riuscire a far diventare le pagine di storia, che spesso ci hanno annoiato sui banchi di scuola, un vero e proprio romanzo con protagonisti, comprimari e macchiette.
Un’abilità rara, anche perché gli anni oggetto di quest’opera, dal 1938 al 1940, sono quelli in cui l’Italia fascista si rivela per quel che è: un bluff economico, politico e militare, che trascinerà un’intera nazione nel disastro e nella tragedia della Seconda guerra mondiale.
Sono gli anni delle leggi razziali, che colpiscono anche fascisti di lunga data e fedeltà, della subordinazione diplomatica (e quasi psicologica) del regime italiano a quello germanico e hitleriano, dell’illusione del regime fascista di potersi barcamenare nei rapporti tra democrazie occidentali, regime sovietico e corsa alla conquista dello “spazio vitale” nazista.
Uno sguardo impietoso sul ceto dirigente fascista dell’epoca, con particolare attenzione alla figura del ministro degli esteri Ciano, che in altri luoghi e da altri autori è stato tratteggiato a figura “moderata e ragionevole” del fascismo.
Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.