RECENSIONE: Putin, l’ultimo zar. Da San Pietroburgo all’Ucraina di Nicolai Lilin

Molti conoscono Nicolai Lilin per la sua Trilogia siberiana, da cui è stato tratta la pellicola Educazione Siberiana.

In questo caso, con il suo tipico stile potente che ti cattura e che non ti lascia andare fino alla fine, Lilin indaga non solo la storia ma anche l’animo di Putin. Come in un romanzo ne racconta le origini, ne descrive le trasformazioni, ne ricorda i talenti che lo hanno portato a diventare il personaggio che conosciamo. Ma chi è davvero il nuovo zar di tutte le Russie?

Nicolai Lilin ricostruisce la vita, per certi versi sorprendente, e la folgorante ascesa politica di Vladimir Putin, da una misera casa popolare nel quartiere criminale di Leningrado alla poltrona presidenziale del Cremlino. Come in un romanzo ne racconta le origini, ne descrive le trasformazioni, ne ricorda i talenti che lo hanno portato a diventare il personaggio che conosciamo: temuto, amato, discusso e divisivo. Un ragazzo a cui la strada ha insegnato a essere spietato e ambizioso. Un giovane uomo affascinato dalle avventure delle spie sovietiche e che sogna di lavorare nel KGB. Un uomo che vive dal di dentro la carneficina politica degli anni di Eltzin e che il vecchio Boris chiama all’ultimo accanto a sé. Un presidente che, giunto al Cremlino, deve fare i conti con un Paese in ginocchio e un apparato amministrativo obsoleto e corrotto. Intanto, i terroristi islamici occupano una parte del Daghestan, proclamando il “califfato islamico del Caucaso”. Santificato o detestato, Putin è comunque oggetto di un culto della personalità che non ha eguali nel mondo contemporaneo. Ma chi è davvero il nuovo zar di tutte le Russie, che ha scatenato una guerra nel cuore dell’Europa?

Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.

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